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PAOLO FUSI
Da quanto tempo fai parte dei Maltrainscena? Fine 2013/inizio 2014.
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Perché hai deciso di entrare a far parte di una compagnia teatrale amatoriale? Per diversi motivi. Per caso innanzitutto; mi è stato proposto e ho accettato. Per mettermi in gioco, perché sono un po' (forse troppo egocentrico), per rimanere in contatto con amici di vecchia data che altrimenti vedrei molto meno e perché così posso dire di far parte del mondo dello spettacolo.
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Qual è il tuo apporto alla compagnia? In che modo ti senti arricchito? Tendenzialmente rompo le palle e indirizzo parte delle scelte con un particolare meccanismo per il quale ogni mia proposta viene realizzata esattamente al contrario (quando e se vengo ascoltato si intende). Ah già, sono anche il social media manager; i risultati sono scarsi, ci sono profili migliori, ma in tempi di guerra non si butta via niente. Sicuramente fare parte dei Maltrainscena mi offre un passatempo diverso dal solito, un'arma in più per evitare il burnout e l'occasione di rimanere in contatto con amici che altrimenti vedrei molto meno. Caratterialmente questa esperienza ha migliorato il mio modo di confrontarmi con gli altri (si vede che prima era proprio sotto zero) e mi fa molto piacere vedere apprezzati i progetti realizzati insieme.
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Che valori rappresentano i Maltrainscena secondo te? Genuinità e semplicità.
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Hai altre passioni oltre al teatro? Mi piace giocare a Giochi in scatola, di ruolo e vecchi videogiochi. Mi sono appassionato all'ascolto degli audiolibri. Suono la chitarra a livello molto base e se si potesse, passerei la vita in spiaggia a prendere il sole.